Due morti ammazzati. In pieno pomeriggio. Alle ore 18. Avete capito bene. Poteva esserci chiunque di passaggio. Una famiglia, una coppia di anziani, ragazzini che giocavano a pallone, amici che si ritrovavano per un caffè. Poteva trovarsi il mondo intero a quell’ora. Tragedia sfiorata? Probabilmente sì ma solo perché non ci sono morti innocenti come si dice in questi casi. Perché qui la vera tragedia è la stessa da secoli e oramai non fa più notizia. Napoli e provincia sono una polveriera. Una grande bomba ad orologeria che scoppia quando e come vuole. Napoli e provincia hanno paura. La gente perbene ha paura. La stragrande maggioranza del popolo non è al sicuro. Non si sente al sicuro. E non da ora. Ma da sempre. Il Prefetto di Napoli Michele di Bari ha intensificato i controlli. Bravo. Bene. Ma non basta. Occorrono misure straordinarie. Coprifuoco. Militarizzazione. Controlli a tappeto tutti i santi giorni. Qualcuno dirà: “ma vuoi ‘riempirci’ di poliziotti e carabinieri?” La risposta è una sola: si. Si. Si. E sapete perché?
I cittadini perbene, quelli che si svegliano di buon mattino e vanno a lavorare per portare il pane a casa non temono i controlli. Anzi, ne sono felici perché si sentono protetti dallo Stato. Il giovane studente che va a scuola o all’università si sente al sicuro. Senza preoccuparsi che qualche colpo di arma da fuoco lo colpisca nel mezzo di un commando di camorra. Eppure qui siamo punto e a capo. Come al solito. Come sempre. Siamo in balìa dei criminali. Che sparano quando vogliono perché si sentono intoccabili. Tanto per loro lo Stato non vince mai. Non fa differenza uccidere di notte o in pieno giorno. Oppure di pomeriggio come accaduto ieri a Miano, quartiere periferico a nord di Napoli. Poco dopo le ore 18. Segnatevi quest’orario. A quest’ora si fa la spesa, si lavora, si va a trovare un parente. Si fa qualsiasi cosa che rientri nella normale quotidianità. Eppure il popolo deve prima sincerarsi se qualche pallottola non gli resti conficcata in testa. Come se dovesse chiedere il permesso. Roba da pazzi. Roba da manicomio. Perché la realtà è questa. Prima i ragazzini armati, poi i raid di camorra. E poi chissà quante altre atrocità. Al di là dei “motivi” che inducono a simili esecuzioni. Qui la sicurezza è un optional. Qui la sicurezza è un dettaglio marginale. Lo volete capire o no? Basta. Basta.
Non se ne può più. Fate qualcosa. Fate presto. Ma muovetevi. Perché questa terra maledetta è abbandonata. È maledettamente abbandonata al suo tragico destino. A tal punto da far scappare chiunque. Perché la puzza è arrivata a livelli incalcolabili. Mischiata con sangue e terrore. Ma almeno ora risparmiateci fiumi di parole. Appelli che cadono nel vuoto senza una strategia di superamento del cancro perpetuato dai questi criminali. Altrimenti l’alternativa e chiudersi in casa. Così togliamo il disturbo.