Il dibattito che si è scatenato in città nelle ultime settimane comincia ad assumere contorni politici ben precisi. Da un lato c’è il centrosinistra caivanese con a capo il Pd che sta provando a garantire un progetto politico nel nome della stabilità amministrativa, vero leit motiv della prossima campagna elettorale. Dall’altro lato il nulla cosmico. Ed ecco perché mai come ora il fronte progressista può sancire un vero e proprio patto politico e generazionale che raccolga il meglio delle esperienze amministrative passate e l’adesione dei movimenti civici e giovanili che a livello regionale si riconoscono nel campo progressista. Dunque nessuna operazione nostalgia all’orizzonte ma il tentativo di garantire l’esistenza di una classe dirigente alla guida della città per i prossimi decenni. Tant’è vero che il binomio stabilità-centrosinistra è una tradizione politica che affonda le radici nella storia di Napoli Nord. Poi si può condividere o meno ma qui ci affidiamo ai fatti. Ora la domanda sorge spontanea. È una coincidenza che nella quasi totalità dei comuni a nord di Napoli il centrosinistra amministri stabilmente le proprie comunità? Pare proprio di no. Andiamo per ordine. A Cardito il centrosinistra guida la città dal 2012 con Cirillo sindaco. L’attuale primo cittadino Pd governa la città insieme a IV e ad alcune liste civiche che hanno contribuito le vittorie roboanti del 2015 e del 2020. Addirittura Cirillo godendo della stabilità della sua amministrazione è diventato Vicesindaco di Città Metropolitana. A conferma del fatto che un centrosinistra duraturo offre la possibilità di fare carriera. Idem per Frattamaggiore. La città della canapa è retta da un altro sindaco Pd, Marco Antonio Del Prete, che amministra egregiamente dal 2015 (prima di lui c’era addirittura l’altro sindaco Pd Ciccio Russo) a capo di una maggioranza di centrosinistra con Pd, Azione e liste civiche. Anche qui i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Frattamaggiore è probabilmente la città migliore di Napoli Nord sotto ogni punto di vista soprattutto perché il centrosinistra ha prodotto risultati storici per la cittadinanza inaugurando un ciclo amministrativo senza precedenti. E anche qui il sindaco Del Prete ha beneficiato della continuità politico-amministrativa approdando a Città Meteopolitana. Stesso discorso vale per Frattaminore. Qui l’alleanza storica targata Pd-Psi ha prodotto insieme a Europa Verde e una lista civica 10 anni di stabilità con a capo il sindaco dem Giuseppe Bencivenga, anch’egli eletto a Città Metropolitana alle ultime elezioni. Il discorso non cambia se ci spostiamo a Crispano. Qui il centrosinistra amministra da quasi 30 anni. Prima con lo storico sindaco Carlo Esposito che ha letteralmente cambiato le sorti della città (basti pensare a cosa era Crispano agli inizi degli anni Novanta e cos’è diventato oggi) ed oggi con l’attuale primo cittadino Michele Emiliano. A Casoria invece l’attuale sindaco Raffaele Bene, rieletto con un plebiscito l’anno scorso, governa la città a capo di un centrosinistra che include Pd, Avs, M5s, Campania Libera più l’aggiunta di alcune liste civiche. Del resto il centrosinistra di governo ha convinto i cittadini della provincia di Napoli anche alle ultime elezioni amministrative. Si pensi alle vittorie di Volla, Casavatore, Giugliano e Marigliano dove gli elettori hanno premiato la proposta politica del centrosinistra unito allargato ai movimenti civici del territorio. Anche in queste tornate elettorali a prevalere sono stati i sindaci a guida Pd a capo di coalizioni progressiste e civiche. Gaetano Bocchino a Marigliano. Diego D’Alterio a Giugliano. Fabrizio Celaj a Casavatore. Giuliano Di Costanzo. Tutti sindaci (eccetto Di Costanzo che ha vinto al ballottaggio) vittoriosi al primo turno. E allora di cosa vogliamo parlare? Il centrosinistra vince e convince ovunque ma Caivano resta oasi infelice nonostante il vento in poppa. Anche perché gli esempi fin qui elencati delle amministrazioni durate negli anni hanno potuto costruire una filiera istituzionale capace di non isolare le comunità governate ma che attirasse soprattutto finanziamenti legati a riqualificare interi quartieri o a destinare opere pubbliche ai cittadini. Grasso che cola per convincere il popolo. E dinanzi ai fatti concreti non c’è chiacchiera che tenga. Il cittadino vota in base a ciò che vede. Un modello virtuoso che può essere importato a Caivano senza colpo ferire. Quasi come se fosse un matrimonio naturale se pensiamo alle rispettive storie di tutti. Quindi quando il centrosinistra viene messo nelle condizioni di governare e tutti gli attori in campo, e sottolineiamo tutti, remano nella stessa direzione, i risultati alla lunga arrivano. E allora cos’altro bisogna ancora capire? Quali sono gli ostacoli che evitano l’unità del centrosinistra? Numeri e ambizioni sono lì a portata di mano.