Pubblichiamo l’interrogazione parlamentare su Terra dei Fuochi da parte dell’on. Arturo Scotto al Ministro dell’Ambiente: “Al Ministro dell’ambiente e della sicurezza energetica, al Ministro dell’interno. — Per sapere – premesso che:
nei giorni 9 e 10 aprile 2025, nel territorio del comune di Caivano (Napoli), in particolare nella zona industriale Asi Pascarola, si sono verificati due gravi incendi che hanno coinvolto l’azienda Chimpex, operante nella produzione di solventi, detergenti e additivi industriali, generando dense nubi di fumo potenzialmente tossico visibili a chilometri di distanza;
il rogo pare abbia coinvolto materiali chimici pericolosi, tra cui solventi e componenti del prodotto AdBlue, facendo temere ricadute sull’ambiente e sulla salute pubblica nei comuni circostanti;
la Prefettura di Napoli e l’Arpac sono intervenute attivando un protocollo di monitoraggio straordinario della qualità dell’aria, ma non risultano ancora pubblici dati esaustivi sull’impatto delle emissioni, né sull’origine o la natura esatta dei materiali combusti;
episodi ricorrenti di roghi illegali o dolosi si registrano da anni nell’area di Caivano, inclusa la zona del Parco Verde e del campo nomadi di via Cinquevie, dove si segnalano frequentemente incendi di rifiuti, plastiche e sterpaglie frammiste a materiali non identificati, con grave preoccupazione da parte della cittadinanza;
tali eventi contribuiscono alla persistente crisi ambientale nella cosiddetta «Terra dei Fuochi», compromettendo la vivibilità dei territori e alimentando il senso di abbandono delle comunità locali –:
se il Governo sia a conoscenza dei fatti sopra riportati e quali siano le risultanze preliminari dei rilievi effettuati da Arpac, Istituto superiore di sanità o altri enti preposti sulla qualità dell’aria e sulla presenza di sostanze tossiche nei roghi del 9 e 10 aprile 2025;
se e quali iniziative di competenza siano state adottate o si intenda adottare in ordine alle responsabilità dell’accaduto e per prevenire il ripetersi di simili incendi, specie in siti industriali che trattano materiali pericolosi;
se non ritengano di assumere iniziative volte a verificare condizioni di sicurezza degli stabilimenti produttivi nella zona industriale di Pascarola e se sia stata accertata la corretta gestione dei rifiuti e dei reflui chimici da parte delle aziende interessate;
se non ritengano di assumere, anche in collaborazione con la regione Campania e le autorità locali, provvedimenti volti a rafforzare la vigilanza ambientale e il contrasto ai roghi tossici nei territori di Caivano e nei comuni limitrofi;
se il Governo intenda assumere iniziative volte a destinare risorse straordinarie per il monitoraggio sanitario della popolazione residente e per eventuali bonifiche ambientali delle aree compromesse.